Cos’è l'addebito diretto SEPA B2B?
Cos’è l'addebito diretto SEPA B2B?
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Il tempo dell’addebito diretto SEPA varia tra 2 e 5 giorni lavorativi. Scoprite i parametri che lo influenzano e come ottimizzarlo
Sommaire
L’addebito diretto B2B consente di semplificare le transazioni con i vostri partner commerciali. Vi consente, infatti, di addebitare direttamente i conti bancari dei vostri clienti. Offre molti vantaggi ma comporta anche rischi per le parti interessate.
Vi diciamo tutto ciò che dovete sapere su questo processo finanziario.
Le diverse tipologie di addebiti diretti B2B
Esistono due tipi principali di addebiti diretti B2B, vale a dire:
Addebito diretto SEPA
L'addebito diretto tra aziende o B2B SEPA è specificamente progettato per transazioni business-to-business ricorrenti.
Più veloce e più sicuro, l'addebito diretto SEPA non consente nessun rimborso al debitore una volta effettuato il pagamento.
Addebito diretto SDD Core
L'addebito diretto core o B2C o anche SDD Core è l'addebito diretto SEPA standard, che può essere utilizzato da privati e professionisti.Viene comunemente utilizzato per i pagamenti personali, in cui il debitore trasmette il proprio IBAN al creditore. Per questo tipo di addebito diretto, il creditore deve avvisare il tuo debitore almeno 14 giorni prima prima dell'esecuzione dell'addebito diretto.
Quale conto è autorizzato per l'addebito diretto B2B?
Per effettuare addebiti diretti B2B, di solito è richiesto un account aziendale. Le transazioni business-to-business coinvolgono fondi legati alle attività commerciali. Un conto dedicato consente, quindi, di separare chiaramente le finanze professionali dalle transazioni personali.
Pertanto, le aziende utilizzano il proprio conto professionale per autorizzare e gestire in modo efficiente gli addebiti diretti B2B.
Inoltre, è necessario che il conto bancario del debitore sia autorizzato dalla sua banca per questo tipo di addebito. È necessario anche che il debitore sottoscriva uno specifico mandato di addebito diretto e che lo registri presso la sua banca prima del primo addebito.
Il debitore può rifiutare qualsiasi addebito diretto B2B sul proprio conto o stabilire un importo massimo oltre il quale l'addebito diretto non verrà eseguito. Può anche autorizzare l'addebito diretto B2B solo per determinati creditori.
L’addebito diretto B2B non può essere impugnato una volta autorizzato ed eseguito. Offre quindi maggiore sicurezza e rapidità per il creditore, ma comporta anche dei rischi.
Dove trovare il mandato B2B SEPA?
Il mandato SEPA B2B è un documento che autorizza il prelievo di un importo dal conto bancario di un'azienda da un altro creditore professionale o da un ente pubblico. Fornisce in dettaglio le informazioni essenziali sulla transazione, i diritti e gli obblighi del debitore e del creditore. È obbligatorio per utilizzare l'addebito diretto SEPA B2B.
Potrai, quindi, accedere al mandato precompilato cliccando su “Gestisci i miei conti bancari” e poi su “Modifica mandato”. Si deve stampare il mandato, firmarlo e inviarlo alla vostra banca prima del primo addebito diretto. Dovete anche indicare il Riferimento Unico del Mandato (RUM) che figura sul mandato.
Può anche essere ottenuto dal creditore. Può essere fornito in formato cartaceo o elettronico.Le aziende possono anche trovare modelli di mandato B2B SEPA con le istituzioni finanziarie, online, oppure attraverso servizi dedicati alla gestione dei pagamenti.
Che cos'è l'addebito diretto all’Agenzia delle Entrate?
L'addebito diretto all’Agenzia delle Entrate è un metodo di pagamento online che consente alle aziende di pagare le tasse all’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un addebito diretto business-to-business SEPA, che è più veloce, più sicuro e irrevocabile dell'addebito diretto SEPA standard.
In altre parole, è un metodo di pagamento dedicato alle transazioni tra le imprese e l’Agenzia delle Entrate.Viene spesso utilizzato per effettuare pagamenti relativi a obblighi fiscali, come il pagamento dell’IVA. Le aziende possono istituire questo prelievo rispettando gli standard e le procedure specifiche definite dall’Agenzia delle Entrate.
Per utilizzare l'addebito diretto B2B all’Agenzia delle Entrate, l'azienda deve avere un conto bancario in formato BIC IBAN nell’area SEPA, sottoscrivere uno specifico mandato di addebito diretto e quella registrarlo presso la propria banca e l’Agenzia delle Entrate prima del primo addebito.
Non può essere contestato o rimborsato una volta effettuato.
Possiamo contestare l’addebito diretto?
Sì, è possibile contestare un bonifico, anche un addebito diretto B2B all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, la possibilità di contestare un addebito diretto dipende dal tipo di bonifico e dal motivo della contestazione.
Potete contestare un bonifico:
Se non avete dato l'autorizzazione all’addebito diretto, potete richiedere il rimborso dell'importo a partire dalla data di addebito sul vostro conto.
Se avete dato il vostro consenso, ma l'importo o la data del bonifico non corrispondono a quanto concordato con il creditore.
Se avete dato il vostro consenso ma il bonifico è stato eseguito erroneamente dalla banca (ad esempio se l'importo è stato addebitato due volte oppure se il beneficiario non ha ricevuto il bonifico).
Per contestare un bonifico, dovete inviare una richiesta scritta alla vostra banca, indicando il motivo della contestazione, l'importo e la data del bonifico, nonché i recapiti del beneficiario.Potete anche allegare copia dell'estratto conto e dell'autorizzazione al bonifico, se ne avete uno.
Pertanto, è essenziale gestire rapidamente qualsiasi controversia per evitare possibili conseguenze finanziarie.
In conclusione, l’addebito diretto B2B SEPA è un elemento chiave delle transazioni business-to-business, garantendo semplicità e standardizzazione. Comprenderne le sfumature è fondamentale per ottimizzare gli scambi finanziari. Esso comporta, però, obblighi e rischi per il debitore, il quale deve sottoscrivere uno specifico mandato e rinunciare al proprio diritto al rimborso. L’addebito diretto B2B è, quindi, una soluzione da considerare con cautela e discernimento.